|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nella riunione avvenuta il 25 novembre 1943 il Consiglio dei Ministri stabilì che con decorrenza 1° dicembre la denominazione definitiva del nuovo Stato nazionale repubblicano sarebbe stata: "Repubblica Sociale Italiana". A causa dei tempi necessari per approntare una nuova serie e per utilizzare nel frattempo i francobolli presenti sul territorio, fu stabilita, come prima soluzione di emergenza, la soprastampa dei francobolli recanti l'effigie dell'ex Re con la dicitura del nuovo stato repubblicano o con il fascio littorio.
L'incarico ufficiale di allestire le prove per le soprastampe venne dato il 17 dicembre dal Ministro Liverani alla Direzione Generale delle Poste, che lo trasmise all'architetto Aldo Sertoli, ufficiale della Milizia e successivamente Capo del Servizio Trasporti postali della Direzione Generale delle Poste a Verona. Il foglio contenente le prove elaborate dal Sertoli venne poi presentato dal Ministro Liverani nel consiglio dei Ministri il 20 dicembre, che emanò il giorno stesso un decreto contenente la scelta delle soprastampe e l'elenco dei valori postali oggetto delle stesse. Il foglio e i sette cartoncini con le prove di colore delle varie soprastampe, recanti il bollo doppio cerchio con fascio al centro e la dicitura "MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI - SERVIZIO IV - DIREZIONE GENERALE PP. TT.", la descrizione manoscritta dei vari tipi di soprastampa e la firma di Aldo Sertoli, sono visibili al seguente
link.
Il recente ritrovamento di due fatture emesse da: "Arti Grafiche Chiamenti e Industria Zincografica Atesina" di Verona, inviate alla Direzione Generale Poste e Telegrafi Servizio IV° in data 20 Maggio 1944, ci ha permesso di ipotizzare una filiera del lavoro utilizzato per la realizzazione delle soprastampe. Sulla base di questo possiamo ritenere che il lavoro di preparazione, scelta e realizzazione dei quattro tipi di soprastampa e dei valori da soprastampare possa essere stato effettuato presso la nuova sede del Ministero delle Poste e Telegrafi che si era trasferito da Roma a Verona. La preparazione delle tavole matrici e tutti i clichè zincografici, che hanno dato origine alle differenti tavole di stampa, sembrano essere state allestite e prodotte presso l'Industria Zincografica Atesina e successivamente inviati alle sei Direzioni Provinciali di Verona, Roma, Firenze, Genova, Torino e Milano. Queste ultime si avvalsero poi di tipografie private per le operazioni di soprastampa delle numerose provviste di fogli della serie Imperiale in giacenza. In particolare Roma si avvalse del Poligrafico dello Stato che aveva già trasferito buona parte degli impianti tecnici nel Nord Italia, come si evince dall'articolo del quotidiano "La Stampa" di Torino del 28 ottobre 1943 (foto). Non sappiamo con certezza se le operazioni di soprastampa della tiratura romana furono effettuate a Roma con le macchine rimaste, piuttosto che al Nord presso l'Istituto Geografico De Agostini a Novara. A Verona, presso la ditta sopramenzionata, vennero quindi creati quattro allestimenti, uno per tipo di soprastampa, nel modo di seguito illustrato: fascetto di 8,5 mm al di sopra della dicitura su tre righe "REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA" in nero dicitura su tre righe in rosso "REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA" L'allestimento per la soprastampa di tipo "b", formato da 100 impronte (10 x 10) del tipo "dicitura" per il valore da 50 centesimi Imperiale. fascio di 15 mm in rosso L'allestimento per la soprastampa di tipo "c", formato da 100 impronte (10 x 10) del tipo "fascio" per i valori da 30 centesimi e 1,25 lire Imperiale. fascio di 15 mm con a destra su tre righe la dicitura "REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA" in rosso sul valore da 1,25 lire ed in nero sul 2,50 lire L'allestimento per la soprastampa di tipo "e" è formato da 50 impronte (5 x 10) del tipo "fascio" e "dicitura" affiancati per i due valori espresso da 1,25 lire e 2,50 lire. Dagli allestimenti vennero prodotte le quattro tavole matrici, una per soprastampa, che diedero poi origine ai numerosi clichè (tavole di stampa) inviati alle sei Direzioni Postali che si avvalsero, come già detto, delle tipografie private per la soprastampa dei fogli dei valori della serie Imperiale in giacenza. Se si osservano le provviste di fogli sovrastampati, si nota come alcune varietà siano presenti, nella stessa posizione, in tutte o parte delle tavole. Alcuni di questi "difetti" comuni, provenienti dalla tavola matrice, sono chiamati varietà primarie e pur non essendo utili per l'identificazione e l'attribuzione alle sei tirature, sono la dimostrazione che tutti i cliché provengono da un unico impianto originario. Altri "difetti" chiamati posizioni caratteristiche di tavola verranno descritti nei successivi capitoli del sito. Di seguito vengono invece riassunte, sotto forma tabellare, le varietà primarie provenienti dalla matrice: sono indicate col doppio asterisco quelle ben evidenti, con un solo asterisco quelle che appaiono appena accennate. Passando col cursore sui numeri delle posizioni (in alto sulle tabelle) e cliccando col tasto del mouse, si potra' aprire una finestra con una immagine campione della varieta' Soprastampa tipo "a" sui valori da 25 e 75 centesimi |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Le due tavole di Verona sono notevolmente differenti fra loro ed evidenziano tale peculiarità anche in alcune posizioni caratteristiche primarie, per cui sono state differenziate nella tabella.
Soprastampa tipo "c" sui valori da 30 centesimi e 1,25 lire
Soprastampa tipo "e" sui valori da 1,25 e 2,50 lire per espressi
Informazioni ed immagini tratte dal libro di Luigi Sirotti "La Repubblica Sociale Italiana: I servizi di posta civile nel territorio Metropolitano", seconda edizione, edito dalla A.I.C.P.M (Associazione Italiana Collezionisti Posta Militare) |